Le tavole Ristoranti

Mangiare come una volta, dal “contadino” Berardino Lombardo.

Da anni, a ondate, mi sovviene il ricordo delle rare volte in cui, da bambina, i miei mi portavano a mangiar fuori, e quel “fuori” era sempre in campagna. Da anni cerco un posto dove provare ad evocare quelle giornate nella loro semplice sostanza, nella loro piacevole naturalezza.
Credo, stavolta, di averlo trovato.

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Forse dove non me l’aspettavo, così vicino all’uscita autostradale di Caianello, luogo, per me, di passaggio per definizione.
Ci sono capitata in una bella giornata fredda ma soleggiata che faceva risplendere il verde degli alberi e dell’erba. Le tante macchine parcheggiate fuori mi hanno un po’ spaventata, ma no, c’era una festa o una cerimonia, pentoloni fumavano all’esterno e all’interno, ma nella sala di pietra, rustica a dovere, si stava tranquilli, al calduccio e confortati da una cucina d’altri tempi.

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Berardino Lombardo ai fornelli esterni.

L’agriturismo Il Contadino, di Berardino Lombardo, è questo: il caldo sollievo dei ricordi; ricordi di cibi poveri preparati coi prodotti della terra, di piatti recuperati da una tradizione consolidata e un poco smarrita, magari rinfrancati da grassi meno invadenti di quelli che si usavano un tempo, ma con la medesima capacità corroborante e lo stesso potere di consolazione. Quello che con il nostro linguaggio anglicizzante contemporaneo chiameremmo comfort food.

Zucca marinata e frittata.

Zucca marinata e frittata.

Qui la cucina scaturisce dalla storia, non quella maggiore, con la maiuscola, ma quella minore di un quotidiano sepolto, il quotidiano della gente che lavorava la terra e si nutriva di ciò che produceva; come il nome denuncia, è cibo contadino, senza fronzoli e senza presunzione, quello che arriva in tavola. Contadino schietto, che non si porta appresso una teoria di denominazioni d’origine e provenienze per certificare la propria nobiltà, ma si rivendica genuino nei sapori.
Tavoli di legno scuro, sottopiatti di paglia, modestia negli arredi; una splendida cucina – che fa tanto focolare – nella veranda, su cui fumano, promettenti, calderoni di alluminio; un tavolaccio allegramente invaso dai colori delle verdure e, nei giorni festivi, un menu fisso, che diventa alla carta nei feriali.

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Il menu fisso, scritto sulla lavagna, è sovrabbondante e costa 30 euro, vino scaraffato incluso.

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L’atmosfera è campestre, il servizio sorridente e cortese, il cibo tanto e saporito, proprio come ci si aspetta.

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Crema di ceci con scarola.

 

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Pane cotto con broccoli.

Qui il piatto – simbolo, l’uovo a susciello, sorta di acquacotta in cui le proteine dell’uovo, della salsiccia e della crosta di formaggio insaporiscono un brodetto caldo con qualche pomodorino e pane, ricorda senza mezzi termini come ci si sostentava nei tempi che furono, quando la carne era un lusso ma al contadino un ovetto mancava di rado e l’acqua calda aiutava a sopportare i rigori invernali. Arriva come fuori menu, cosa che ho molto apprezzato, avendo letto spesso di questo piatto della memoria a me sconosciuto.

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L’uovo a susciello.

 

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Verza e patate.

 

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Fagioli e cicoria.

 

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Polenta con ragù di salsicciata.

La genovese.

La genovese.

Alla fine di un pasto qui all’agriturismo Il Contadino non potrete che ringraziare, per avervi fatto fare un bagno nell’autenticità e nella genuinità, Berardino Lombardo, cuoco e patron, e i sui occhi come l’acqua che scintillano sagaci dietro i fumi dei pentoloni.

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Agriturismo Il Contadino di Berardino Lombardo
Via Starze 159 – Caianello (CE)

Tel: 0823 922043 – 339 5928649

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Informazioni sull'autrice

giovanna esposito

Napoletana, scrivo di cibo dal 2008; ho cominciato con un blog di cucina, Lost in kitchen, poi, dal 2011 al 2016, sono stata tra i redattori del web magazine Gastronomia Mediterranea.
Nel 2015 ho pubblicato per Guido Tommasi Editore il volume "Gli aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana", scritto a quattro mani con Lydia Capasso e illustrato da Gianluca Biscalchin. Con la stessa "squadra", ho pubblicato nell'aprile 2017 "Santa Pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste". A settembre 2017 è uscito il piccolo ricettario "Pasta al forno", scritto con Lydia Capasso e con fotografie di Virginia Portioli, sempre per i tipi di Guido Tommasi.
Sono maestra assaggiatrice Onaf.

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