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Triglia, la trattoria che porta il mare ad Avellino

“Triglia. Il mare in Irpinia”, recitava l’annuncio scritto da qualche parte su Facebook. E dato che c’era dietro Mirko Balzano, che sul rapporto tra prodotti ittici e terra irpina scherza spesso e da sempre, ho pensato che, ancora una volta, si trattasse di una burla. Ma la burla si è rivelata presto un gran bel progetto del giovane chef che seguo da tempo, da quando, cioè, animava la cucina di Villa Assunta insieme a Marco Caputi, altro giovane chef che da là si è mosso per la sua avventura del Maeba (ristorante di Ariano Irpino che raccomando caldamente di visitare).

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Insomma, Triglia è il nome della trattoria di mare, di recentissima apertura, in cui Mirko propone pesce, crostacei, molluschi crudi e cotti e tutti di qualità eccellente. Ad Avellino. In una città, vale a dire, che con il mare ha rapporti quantomeno scarsi.

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Il locale è delizioso. Tutto declinato intorno al bianco spruzzato di colori marini, il verde, il blu, il turchese; luminosissimo, informale ed estremamente accogliente. Un posto in cui ci si sente a proprio agio e in qualche modo rinfrescati come se si fosse in un paesaggio acquatico simulato da lampade variopinte, bicchieri aggraziati e allegre glacettes di ceramica.

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Il menu alla carta regala, oltre alla scelta di primi, secondi, insalate e dessert, assortimenti multipli di antipasti (da 1 a 9 assaggi che variano giornalmente a seconda della disponibilità della materia prima) e 2 degustazioni: 4 portate a 35 euro e 5 portate a 40 euro. Considerando che si tratta di pesce freschissimo, un rapporto qualità/prezzo quasi incredibile. Per non parlare della formula pranzo che, per 10 euro, permette di gustare due portate più acqua e caffè.

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Da sx e dall’alto: 4 assaggi di antipasti; i crudi; caprese con alici salate; gamberi e carciofi al limone.

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Mirko Balzano in cucina

E dalla cucina escono piccole, preziose invenzioni in cui la materia prima viene utilizzata al massimo, sfruttandone tutte le potenzialità; senza tradire lo spirito della trattoria (moderna), Mirko ci mette il guizzo che rende il cibo servito scevro da ogni banalità: il polpo con patate al limone prende uno sprint speciale grazie alla buonissima maionese di polpo, per esempio…

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…e la cacio e pepe con le alici si completa con una polvere ottenuta dalle lische.

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I piatti sono belli senza civetterie di troppo ma, soprattutto, sono buoni: il mare viene fuori intero, in tutte le sue espressioni, da quelle più umili a quelle più nobili, in preparazioni tradizionali o inventive.

Cortecce con zucchine, sgombro e pecorino

Cortecce con zucchine, sgombro e pecorino

Fior di fragola

Fior di fragola

Non a caso Triglia è già un successo e conviene prenotare anche per andarci a pranzo in un giorno infrasettimanale. Un’idea vincente: materia freschissima, capacità di trattarla dandole mille vite e prezzi alla portata di tutti.
Non c’è nemmeno bisogno di un “in bocca al lupo”: stavolta il lupo (irpino) se n’è andato al mare tenuto al guinzaglio da Mirko Balzano.

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Triglia – Trattoria di mare
Via Cristoforo Colombo 33, Avellino
Tel.: 0825 702123

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Informazioni sull'autrice

giovanna esposito

Napoletana, scrivo di cibo dal 2008; ho cominciato con un blog di cucina, Lost in kitchen, poi, dal 2011 al 2016, sono stata tra i redattori del web magazine Gastronomia Mediterranea.
Nel 2015 ho pubblicato per Guido Tommasi Editore il volume "Gli aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana", scritto a quattro mani con Lydia Capasso e illustrato da Gianluca Biscalchin. Con la stessa "squadra", ho pubblicato nell'aprile 2017 "Santa Pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste". A settembre 2017 è uscito il piccolo ricettario "Pasta al forno", scritto con Lydia Capasso e con fotografie di Virginia Portioli, sempre per i tipi di Guido Tommasi.
Sono maestra assaggiatrice Onaf.

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