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A Firenze i fritti di Gaetano e Pasquale Torrente

Da giovedì 12 novembre, il Mercato Centrale di Firenze si arricchisce di un angolo di Campania, e della migliore: apre “Il fritto all’italiana”, della premiata ditta Gaetano e Pasquale Torrente.

Croccantezza assicurata. Del fatto che il fritto sia asciuttissimo fa fede la carta dei cuoppi, senza macchia.
Un olio da frittura speciale elaborato dallo stesso Pasquale, senza palma.

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Frittatine di maccheroni in diverse versioni e arancini, montanare e crocchè, ma non mancherà l’imprescindibile pane, burro e alici di Cetara a portare nel ventre del capoluogo toscano questa bella Campania da esportazione, autentica e che gira il mondo, e che mi piace un sacco.

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Campania che non è fatta solo di pasta, non solo di pomodoro, non solo di pizza, che fa del fritto un’arte ricercata da coltivare con attenzione ai dettagli e che, così accattivante, non può che conquistare tutti.

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Ieri per la festa di apertura lo spaghetto con la colatura di alici ha fatto la sua apparizione straordinaria. Ma dal 12, per il grande pubblico, la scena sarà tutta per la frittura.
Gioia garantita per le papille.

Informazioni sull'autrice

giovanna esposito

Napoletana, scrivo di cibo dal 2008; ho cominciato con un blog di cucina, Lost in kitchen, poi, dal 2011 al 2016, sono stata tra i redattori del web magazine Gastronomia Mediterranea.
Nel 2015 ho pubblicato per Guido Tommasi Editore il volume "Gli aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana", scritto a quattro mani con Lydia Capasso e illustrato da Gianluca Biscalchin. Con la stessa "squadra", ho pubblicato nell'aprile 2017 "Santa Pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste". A settembre 2017 è uscito il piccolo ricettario "Pasta al forno", scritto con Lydia Capasso e con fotografie di Virginia Portioli, sempre per i tipi di Guido Tommasi.
Sono maestra assaggiatrice Onaf.

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