Le tavole Ristoranti

Cetaria: mare in tavola a Baronissi

Un ragazzo di Cetara il mare se lo porta dietro ovunque vada. Non che si sia allontanato molto, il giovane Salvatore Avallone: ha fatto qualche chilometro verso l’interno per mettere radici a Baronissi, a un passo da Mercato San Severino e a due da Salerno, e aprire Cetaria, il suo piccolo sogno gastronomico che il mare lo annuncia fin dal nome.

Di terra, nel menu del ristorante, ce n’è, ma ce n’è poca. Per il resto il pesce si associa con verdure e profumi, in una scelta di semplicità e freschezza ben chiara. Si parte da una bella materia prima e la si elabora poco, con mano gentile, cercando l’originalità solo a tratti ma senza eccedere, incrociando la classicità con una modernità che significa soprattutto leggerezza, cotture brevi o nessuna cottura.
In sintesi, il modo di preparare il pesce che preferisco. Quello che non lo penalizza e non lo nasconde.

Il locale è luminoso e gradevole, con un bel sottofondo di musica beatlesiana che per me costituisce un valore aggiunto. La cortesia in sala è simpatica e mai fredda. L’apparecchiatura è minimalista come vogliono le tendenze odierne. Presidi Slow Food e prodotti campani DOP e IGP costellano il menu.

Morbide e deliziose le capesante scottate,  freschissimo il crudo di seppie marinate in aceto con zucchine croccanti e menta. Un po’ troppa abbondanza (nelle dimensioni e quindi nel numero) nelle rustiche polpette di fagioli di Controne e alici.

IMG_7054

IMG_7049
IMG_7051

Ottimi gli spaghettoni alla colatura di alici (può un cetarese rinunciare al suo ingrediente – feticcio?) con datterini gialli e nocciole di Giffoni.
Da mettere a punto, invece, il riso venere con tartare di gamberi, zucchine fritte e spuma di parmigiano, in cui il fritto sacrifica un poco il gambero crudo.

IMG_7058

IMG_7059
Nei cubetti di tonno scottati ritorna un’abbondanza che forse impedirà ad alcuni recensori di TripAdvisor, quelli che guardano solo alla quantità, di lamentarsi delle porzioni, ma impedisce a me di finirli, ed è un peccato: cotti il giusto, con la piacevolezza dei fiocchi di sale e la scarola alle alici che li accompagna, meriterebbero di essere provati a stomaco vuoto e appetito intatto.

IMG_7061

Il crudo, di norma tra gli antipasti ma qui chiesto, da noi, come secondo, è sontuoso. Crostacei, tonno, alici, seppia.

IMG_7065

Vengono proposti tre menu degustazione: 5 portate di terra a 27 euro, 7 portate di mare a 37, e la libera proposta dello chef, al buio, di 10 portate, a 47 euro.
Un rapporto qualità/prezzo dal richiamo potente.

Cetaria
Piazza della Repubblica, 9
84081 Baronissi (SA)
info@cetariaristorante.it
T. +39. 089 2961 312
T. +39. 393 2335 681

L'elenco dei ristoranti preferiti di Campania Ferax

 

Informazioni sull'autrice

giovanna esposito

Napoletana, scrivo di cibo dal 2008; ho cominciato con un blog di cucina, Lost in kitchen, poi, dal 2011 al 2016, sono stata tra i redattori del web magazine Gastronomia Mediterranea.
Nel 2015 ho pubblicato per Guido Tommasi Editore il volume "Gli aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana", scritto a quattro mani con Lydia Capasso e illustrato da Gianluca Biscalchin. Con la stessa "squadra", ho pubblicato nell'aprile 2017 "Santa Pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste". A settembre 2017 è uscito il piccolo ricettario "Pasta al forno", scritto con Lydia Capasso e con fotografie di Virginia Portioli, sempre per i tipi di Guido Tommasi.
Sono maestra assaggiatrice Onaf.

Lascia un commento