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Americana ma non troppo: la Sciardac Bakery a Bacoli

Dimenticatevi per un attimo di tutto il tripudio di paste di zucchero, creme al burro e paste di cereali che in anni recenti ci ha sommersi, con corredo di stucchevolezze ipercolorate che di buono nella maggioranza dei casi avevano nulla o quasi.
 Pensate invece a un ambiente caldo e intimo come la casa di campagna di una zia, magari inglese, o anche americana, sì. A stoviglie e vasellame vintage, assortiti e spaiati, in quello stile che un tempo si sarebbe chiamato cottage, che oggi si usa definire shabby chic, su tavoli di legno con tovagliette fiorite, tra piattaie e credenze country, vecchi orologi, scatole di latta, un camino in pietra e sedie e poltrone una diversa dall’altra.

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E sui tavoli, e su un lungo buffet, metteteci pile di dolcetti e biscotti in bilico, torte di ogni genere e foggia, privi forse della perfezione un po’ algida di certa pasticceria moderna che a me, sia chiaro, piace moltissimo, ma anche di quella sciatteria da pasticcieri improvvisati che le mode ci hanno inflitto, con il suo orrendo seguito di panne vegetali, surrogati di cioccolato e margarine. Che invece non mi piace per niente.

Sciardac bakerySiete a Bacoli, non nelle campagne di un paese anglosassone, e qui il giovane Tobia Scamardella ha aperto da qualche tempo, accanto alla salumeria-gastronomia di famiglia, questa “bakery mediterranea”, collocata in un appartamento al primo piano, tanto che sembra effettivamente, entrandoci, di essere in visita a casa di amici.

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E se l’ispirazione statunitense si percepisce nelle zucche che in questo periodo cominciano a comparire, con relative pumpkin pies, e nelle torri di cookies giganti, per il resto la pasticceria che Tobia propone spazia dalle tartellette di vario genere (anche integrali, e con una frolla in cui si sente, immediato, il burro, grazie a Dio) alle cheesecake, dagli éclairs ai macarons, dalle torte di mele a quelle al cioccolato, senza limiti geografici e senza, soprattutto, un monotono imperversare di cupcakes.

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Tobia, che ha studiato all’ALMA e continua a frequentare corsi, ci si è messo d’impegno, nel cercare di proporre qualcosa che fosse, nei nostri lidi, originale ma non modaiolo, e l’impressione che mi ha fatto questa sua casetta accogliente è quella di un luogo in cui ci si può astrarre dal contesto, ci si può immaginare altrove, e si può conversare con un’amica sorseggiando una cioccolata calda o un tè, un infuso o un caffè – anche all’americana – sbocconcellando pasticcini, con lentezza.

IMG_8799La Bakery funziona ininterrottamente da mattina a sera, per la prima colazione, il brunch, un pranzo leggero, un tè pomeridiano o una cena; taglieri e piatti del giorno per i pasti principali, classici croissant ma anche pancakes, french toasts o waffels per la colazione, disponibile anche in versione completa alla statunitense, con uova, bacon, salsiccia, chips. Per il resto della giornata, dolcezze a volontà, che variano ogni giorno, accompagnate dalla bevanda che più vi piace.

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Intanto io comincio a immaginarmela a Natale, questa casetta, tutta profumata come sarà di spezie e agrumi, avvolta dal tepore e rallegrata dall’agrifoglio… Ma per il momento, eccovi il calendario delle proposte di ottobre. Indispensabile prenotare.

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Sciardac Bakery Mediterranea
Via Roma 128 – Bacoli (NA)
tel.: 3334730081 – 0815234912

Informazioni sull'autrice

giovanna esposito

Napoletana, scrivo di cibo dal 2008; ho cominciato con un blog di cucina, Lost in kitchen, poi, dal 2011 al 2016, sono stata tra i redattori del web magazine Gastronomia Mediterranea.
Nel 2015 ho pubblicato per Guido Tommasi Editore il volume "Gli aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana", scritto a quattro mani con Lydia Capasso e illustrato da Gianluca Biscalchin. Con la stessa "squadra", ho pubblicato nell'aprile 2017 "Santa Pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste". A settembre 2017 è uscito il piccolo ricettario "Pasta al forno", scritto con Lydia Capasso e con fotografie di Virginia Portioli, sempre per i tipi di Guido Tommasi.
Sono maestra assaggiatrice Onaf.

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