Le tavole Ristoranti

A Pogerola, la cucina di famiglia delle Sorelle Rispoli

Chi viene in Costiera Amalfitana raramente si inerpica su per le colline che incombono sul mare, se non per arrivare a Ravello. E sbaglia, perché molta dell’autenticità di queste terre, di uno stile di vita rilassato e quasi fermo nel tempo, lo si trova là, in mezzo a una natura dolce eppure drammatica, nei borghi aggrappati alle rocce da cui si aprono scenari marini indimenticabili.

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Pogerola è uno di quei borghi, una frazione di Amalfi che se ne sta appollaiata a circa 300 metri sul livello del mare e vanta una chiesa del ‘500 che ospita una statua, ritenuta miracolosa, della Madonna delle Grazie. Dalla piazzetta della chiesa il panorama è stupefacente. Ce lo si può godere appieno dalla terrazza di un bar collocato come meglio non si potrebbe, standosene a riempirsi gli occhi a debita distanza da quello che, almeno d’estate, può essere il caos di villeggianti e turisti. E, quando è ora di pranzo o anche di cena, bastano venti o trenta passi in un vicoletto per raggiungere l’Osteria Rispoli e rifocillarsi più che adeguatamente dopo le fatiche della contemplazione.

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Se avete nostalgia delle trattorie di una volta, quelle in cui si trovava la cucina di casa fuori di casa, quelle senza fronzoli ma di sostanza, quelle piene di rassicuranti certezze, questo è il posto per voi.

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Le sorelle Rispoli, Enza e Marina, cucinano piatti della tradizione e li servono in tavola con la stessa franchezza con cui li preparano. Dalla primavera ci si può accomodare nella veranda panoramica, respirando un’aria che troverete in pochi luoghi, lasciandosi trasportare in angoli della memoria da una cucina del mercato che vi farà sentire come a un pranzo di famiglia; cucina robusta, porzioni robustissime, ingredienti freschi, un’atmosfera casalinga non simulata ma autentica. A me ha ricordato certi pranzi a casa delle mie anziane prozie, negli anni ’60 e ’70.

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Il menu cambia ogni giorno in base a ciò che il mercato offre. La pasta è in gran parte fatta in casa. Il pesce arriva da Amalfi, annidata lì sotto. E i piatti sono quanto di più tradizionale si possa immaginare. Gran fama gode la genovese, che non ho avuto modo di assaggiare, perché la giornata quasi estiva invogliava a inseguire sapori più freschi (ma non certo a rinunciare alle fritture, altrettanto popolari).

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E così mi sono goduta gli scialatielli ai frutti di mare, larghi come pappardelle, cotti alla perfezione e con una consistenza tenace e soddisfacente, e le famose alici imbottite di provola delle signorine Rispoli, sull’onda di una richiesta che arrivava da ogni altro tavolo, terminando con dei dorati crocché di patate, anche questi richiesti a furor di popolo. Perché in posti come questo è il caso di aggregarsi a chi ne sa più di noi: gli avventori abituali.

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Prezzi onestissimi, sapori sinceri, cucina espressa che sa di famiglia.
Un piccolo tesoro, l’osteria Rispoli, da preservare come patrimonio dell’intera regione.

Osteria Rispoli
Via Riulo 3, Pogerola, Amalfi (SA)
Tel.: 089830080

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Informazioni sull'autrice

giovanna esposito

Napoletana, scrivo di cibo dal 2008; ho cominciato con un blog di cucina, Lost in kitchen, poi, dal 2011 al 2016, sono stata tra i redattori del web magazine Gastronomia Mediterranea.
Nel 2015 ho pubblicato per Guido Tommasi Editore il volume "Gli aristopiatti. Storie e ricette della cucina aristocratica italiana", scritto a quattro mani con Lydia Capasso e illustrato da Gianluca Biscalchin. Con la stessa "squadra", ho pubblicato nell'aprile 2017 "Santa Pietanza. Tradizioni e ricette dei santi e delle loro feste". A settembre 2017 è uscito il piccolo ricettario "Pasta al forno", scritto con Lydia Capasso e con fotografie di Virginia Portioli, sempre per i tipi di Guido Tommasi.
Sono maestra assaggiatrice Onaf.

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